8 Marzo 2015

Testimonianze

Vi facciamo conoscere la storia di persone che nella loro vita hanno scelto volontariamente di diventare donatori e quella di altre che grazie alle trasfusioni hanno continuato a vivere.

La Storia di Federico

La storia di Federico Finozzi: diverse medaglie vinte ai XV Campionati del Mondo per trapiantati (London, Ontario, Canada) dove ha stabilito un record del mondo sui 50 metri rana.

“La mia storia inizia nell’estate 1994 quando mi fu diagnosticata una malattia non molto frequente che colpiva fegato e colon. Fin dall’inizio mi fu detto che prima o poi avrei subito un trapianto di fegato, infatti sono stato operato il 29 luglio 2003, un martedì mattina. A luglio del 2011 saranno 8 anni che sono vivo!  Ora vivo una vita straordinariamente normale proprio perché posso fare tutto ciò che prima la malattia mi vietava di fare. Nel 2005 mi sono sposato e nel 2008 è nata Rebecca. A tutti i donatori Vorrei prima di tutto abbracciarli perché loro non lo sanno, ma con il loro “quarto d’ora” con il braccio steso a donare il sangue, mi hanno dato ad oggi quasi otto anni di vita! E vorrei invitarli a fare una cosa, se vogliono. Vorrei che la mattina successiva ad una donazione si guardassero allo specchio, si guardassero negli occhi, dentro, in profondità, perché probabilmente si vedranno persone migliori, perché con il loro “piccolo” gesto hanno regalato anni e anni di vita a chi lo ha ricevuto.”


La storia di Vanessa

Il sentimento che provo? ORGOGLIO E GIOIA NEL FARE DEL BENE AL PROSSIMO

Vanessa, 26 anni, dona il plasma: “ho sempre pensato di farlo ma la spinta vera me l’ha data il mio ragazzo così una mattina siamo andati insieme all’Avis di Bologna per fare gli esami di idoneità e da gennaio 2012 sono diventata donatrice. Il motivo più forte che mi spinge a donare?  perchè con un piccolo gesto posso aiutare molte persone bisognose e questo mi fa sentire bene, dopo ogni donazione è proprio questo il sentimento che provo: ORGOGLIO E GIOIA NEL FARE DEL BENE AL PROSSIMO, bisogna sempre essere ALTRUISTI VERSO GLI ALTRI!! Sono fiera di essere una donatrice e poi nella vita non si può mai sapere… un giorno potrei  avere bisogno anch’io!!.”

Si sente a suo agio all’Avis, le piace l’ambiente e il personale sempre molto disponibile.
Se trova qualcuno che vuole diventare donatore gli parla volentieri della sua esperienza, infatti è riuscita a convincere anche qualche amico a diventare donatore.


La storia di Nicola

 “Vado a donare, chi si ama mi segua”

Nicola, 28 anni e già 15 donazioni alle spalle, ogni volta che dona manda un SMS agli amici e riesce quasi sempre a convincerne almeno uno a venire a fare la visita di idoneità. Sa come motivare gli altri perché è farmacista appena laureato: nessun danno alla salute ma molto benessere e una bella spinta all’organismo per produrre sangue nuovo. Ciò che lo motiva personalmente non è solo la salute. In famiglia non ci sono donatori ma lui ha sempre pensato che fosse una cosa importante, soprattutto perché al sangue non esiste alcuna alternativa di sintesi. E così viene a donare con la sua tessera di Bologna e quella di Andria, il suo paese d’origine. Tra poco dovrà sostenere l’esame di Stato per diventare farmacista e vorrebbe poter lavorare all’estero per fare un po’ di esperienza. E sicuramente donerà anche nel Paese che sceglierà!

Fonte: Avis Emilia Romagna


La storia di Lorenza

Mi chiamo Lorenza, ho 25 anni ed ho donato per la prima volta il 18 agosto del 2014; sono stata spinta dal mio amico Simone, che una mattina mi ha accompagnata presso il centro trasfusionale di Sulmona, per effettuare gli esami di idoneità.
Sono fiera di essere una donatrice di sangue, in quanto oltre ad aiutare il prossimo, provo ogni volta una sensazione di benessere. Invito, chi può, a donare poiché se nessuno lo facesse molti bambini malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così come quelle persone che si trovano in condizioni critiche dopo un incidente. DONATE, perché è il dono più utile che una persona possa fare.


La storia di Francesca

Ho conosciuto l’AVIS grazie ad una mia amica donatrice che una mattina mi ha chiesto di accompagnarla a fare la sua donazione.
Mi sono convinta anch’io e, dopo aver parlato con infermieri e risposto al classico questionario ho scoperto di non poter donare a causa del mio peso. Mi è molto dispiaciuto perché avrei voluto provare quell’emozione che la mia amica mi racconta spesso. Mi rivolgo a tutti quelli che possono donare, fatelo perchè di sicuro sarà una fantastica esperienza!

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